sabato 18 agosto 2012

Barbagia di Seulo on the road




Calda giornata di ferragosto... ideale per un bel giro in moto per i monti della Barbagia... aria fresca, curve e controcurve, saliscendi, boschi secolari, piccoli paesi... che meraviglia la Sardegna dell'interno quando tutti sono in spiaggia!
Partiamo di buon ora da Cagliari e ci dirigiamo verso Senorbì per poi dirigerci verso Mandas, seguendo il percorso del famoso trenino verde. A Serri giriamo in direzione est verso il lago del Flumendosa che ci regala i suoi bei panorami riflessi nelle acque fresche. Si prosegue verso Sadali con una breve sosta per ammirare la cascatella di S. Valentino e poi via, di nuovo in sella verso Seulo, Gadoni e poi Aritzo, patria delle castagne sarde! Qui ci fermiamo approfittando della festa del paese per comprare dell'ottimo pecorino e del miele (di castagno naturalmente) e per gustare il torrone appena fatto, ancora caldo... non potete immaginare la bontà!
Ultima tappa della mattinata e meta del nostro viaggio è Tonara, la città del torrone appunto...
Qui è obbligatoria la sosta per il pranzo al Ristorante Muggianeddu dove gustiamo antipasti di verdure e salumi, ravioli di patate e menta fritti, polpettine al sugo, per poi passare ai maltagliati alla Muggianeddu e finire con un bel piatto di cinghiale in umido e con gli immancabili dolci sardi... naturalmente il "rosso" della casa non manca mai nei nostri bicchieri.


Ecco la ricetta "rubata" del pesto di timo per i maltagliati alla Muggianeddu:
In una padella soffriggete l'olio evo con dei dadini di prosciutto crudo; nel frattempo fate un pesto con del basilico fresco, alcuni rametti di timo e poco aglio. Aggiungete nel soffritto di prosciutto un po' di concentrato di pomodoro e dell'acqua di cottura della pasta e all'ultimo il pesto di timo.
Appena scolate i maltagliati passateli nella padella del pesto e servite con abbondantissimo pecorino grattuggiato.

Prima di tornare a casa dopo questo pranzo leggero siamo costretti a fermarci a Laconi per riposare nel parco, con i piedi a mollo nel ruscello... peccato che una coppia di cavalli ci ha svegliato nel bel mezzo di un sonno profondo nella fresca ombra del bosco!
Torniamo a casa a sera decisamente stanchi, dopo 350 km di curve e panorami incantati, con il sedere intorpidito ma con ancora nelle narici i profumi della campagna e nel palato il gusto dei piatti genuini che ci hanno deliziato a pranzo...


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