martedì 31 luglio 2012

I classici: la crostata di frutta


Certe torte non tramontano mai... chi da bambino non ha mangiato una fetta di crostata di frutta? Amavo la gelatina che mamma metteva sopra! E fare la crostata significa ripassare le basi della pasticceria: come fare la pastafrolla, come fare la crema pasticcera...
Ecco la mia ricetta per una torta ottima e molto scenografica.
 
Per la pastafrolla:
3 tuorli,
70 gr di zucchero,
130 gr di burro fuso,
250 gr di farina,
1 pizzico di sale,
1/2 bustina di lievito,
la scorza grattugiata di 1 limone bio.
Lavorare i tuorli con lo zucchero finchè saranno spumosi, aggiungere il burro fuso e fatto raffreddare, la farina setacciata, il sale, il lievito e la scorza del limone. Lavorare l'impasto ma non troppo e lasciarlo riposare per almeno 30 minuti in frigorifero avvolto nella pellicola.
Nel frattempo preparate la crema pasticcera:
3 tuorli,
3 cucchiai di zucchero,
2 cucchiai di farina,
1/2 litro di latte,
la scorza intera di un limone bio.
Mescolate i tuorli con lo zucchero, aggiungete la fatina e poi il latte freddo, poco alla volta mescolando per sciogliere gli eventuali grumi. Mettete sul fuoco a fiamma bassa e aggiungete la buccia intera di 1 limone. Continuate a mescolare finchè la crema si addensa. Una volta pronta togliete il limone e coprite la superficie con la pellicola trasparente. Questo eviterà il formarsi della crosticina sulla superficie della crema.
E arriviamo alla nostra crostata di frutta.
Stendete la pastafrolla e cuocetela in forno a 180°C per 25 minuti nell'apposita tortiera per crostate (oppure in una normale tortiera mettendo sopra l'impasto un foglio di carta da forno coperto da fagioli secchi).
Una volta sfornata e raffreddata copritela con la crema pasticcera e cominciate a decorare con la frutta di stagione a vostro piacere.
Per la gelatina che rende lucida e più bella la torta io mi affido al "tortagel" che con acqua e zucchero si rassoda e che spalmo sulla frutta utilizzando un pennello.
Frigorifero per qualche ora e avrete pronta una fantastica torta perfetta per una merenda d'estate.
Con la crema pasticcera avanzata ho preparato anche un paio di bicchierini golosi (biscotti sminuzzati, crema pasticcera e frutta fresca) che io e mio marito abbiamo subito divorato!

lunedì 30 luglio 2012

Una fresca insalata nel caldo torrido portato da Ulisse


Chissà perchè quest'anno i metereologi hanno deciso di dare un nome ad ogni perturbazione che passa sulle nostre teste... e così in questi giorni tocca a Ulisse farci soffrire per il caldo torrido, il vento soffocante, l'afa terribile... per fortuna io amo il caldo e i 40 gradi sfiorati in questi giorni per me sono un vero toccasana, come dico sempre "la mia temperatura ideale"! Non prendetemi per pazza. Godo a sentire i sedili bollenti della macchina appena entro dopo averla lasciata parcheggiata al sole, mi piace sentire il vento caldo sulla pelle... è estate! Mio marito dal canto sui soffre da morire... e così per rinfrescarlo con un pranzo fresco ho preparato una deliziosa insalata di pollo, finocchio e sedano con salsa allo yogurt corretto. Ecco gli ingredienti:
1 petto di pollo,
sedano,
1 finocchio,
1 carota,
insalata verde,
olive.
Per la salsa:
170 gr di yogurt greco,
1 cucchiaio di maionese,
1 cucchiaino di senape.
Portate a bollore dell'acqua salata e fateci bollire per 4 minuti il petto di pollo tagliato a fettine. Scolatelo e lasciatelo raffreddare per poi tagliarlo a striscioline.
Tagliate a rondelle una carota, a fettine un gambo di sedano e il finocchio e componete il piatto: insalata verde, finocchio, sedano, carote e sopra le striscioline di pollo. Guarnite con le olive e condite con la salsa ottenuta mescolando yogurt, maionese e senape... fresco e appetitoso. Conquisterebbe anche Ulisse!

domenica 29 luglio 2012

Bicchierino n.1: crema di fagioli e salsiccia


I bicchierini sono diventati una delle mie passioni culinarie... sono carini, divertenti, colorati, gustosi... e permettono ai miei ospiti di assaggiare tante cose diverse... uno dei miei preferiti è questo bicchierino di crema di fagioli e salame. Ecco come prepararlo.
Dosi per 6 bicchierini:
1 scatola di fagioli cannellini,
1/2 cipolla,
1 rametto di rosmarino,
olio evo, sale e pepe,
dadini di pane tostato,
dadini di salame o di salsiccia secca.
In una padella fate appassire la cipolla finemente tritata, aggiungete i fagioli ben lavati e alcuni aghi di rosmarino. Fate saltare in padella finchè i sapori si saranno amalgamati, salate e pepate.
Frullate i fagioli con un frullatore ad immersione e fate raffreddare la crema.
A questo punto potete comporre i bicchierini mettendo prima un abbondante strato di crema di fagioli, poi dadini di pane tostato e croccante e per ultimo una dadolata di salame o di salsiccia secca.
Affondando il cucchiaio fino in fondo e portandolo alla bocca assaporerete il gusto avvolgente della crema di fagioli insieme alla croccantezza del pane e al sapore sapido del salame... mmmmhhhh che buono!

sabato 28 luglio 2012

Un contorno alla francese


La scorsa settimana un'amica mi ha regalato un sac à poche rivoluzionario, in silicone, tondo... non sembra nemmeno un sac à poche ma ne fà le funzioni... non vedevo l'ora di provarlo! E così pensa e ripensa non mi veniva in mente una ricetta per inaugurare il mio regalo... poi mi sono caduti gli occhi su un mezzo chilo di patate che avevo preparato da fare semplicemente in insalata e ho deciso di farle diventare un sofisticato contorno france, un po' invernale se volgliamo,  ma sempre buonissimo: le patate duchessa o meglio "pommes duchesse".
Ecco come prepararele:
500 gr di patate,
50 gr di burro,
parmigiano a piacere,
noce moscata,
un pizzico di sale,
2 tuorli d'uovo.
Lessate le patate in acqua salata e quando sono tiepide schiacciatele con uno schiacciapatate (o con la forchetta come me!); aggiungete il burro, la noce moscata, un pizzico di sale e il parmigiano grattugiato. Mescolate bene il composto e aggiungete i 2 tuorli. Dopo una mescolata energica trasferite il composto nel sac à poche (il mio nuovo è bellissimo!!!) e versatelo a piccoli ciuffetti su una placca da forno rivestita da carta da forno.
Infornate per 20 minuti a 200°C.
Naturalmente nel giro di pochi minuti ce le siamo mangiate tutte accompagnate da una bella bistecca di sottopancia di cavallo...

giovedì 26 luglio 2012

Apericetta n.4: focaccia nera alle cipolle


Oggi pane e cipolle! Cibo povero...in tempo di crisi! Ma la versione che vi propongo è decisamente gustosa e ideale per un aperitivo o una merenda.
Per fare questa focaccia di pane nero alle cipolle ho utilizzato una farina per pane nero ai 7 cereali che si trova facilmente in commercio unita a farina integrale. Per prima cosa occorre preparare l'impasto:
500 gr di farina di pane nero ai 7 cereali + farina integrale,
1 bustina di lievito di birra secco,
2 cucchiai di olio evo,
1 pizzico di sale,
280 ml di acqua tiepida.
Impastate tutti gli ingredienti per almeno 10 minuti, fino ad ottenere un impasto liscio e morbido. Lasciatelo lievitare per almeno 20 minuti in un luogo caldo (io lo metto coperto con un telo umido in forno a 50°C).
Nel frattempo preparate le cipolle:
5 cipolle,
una noce di burro,
olio evo.
In una padella fate appassire le cipolle tagliate sottili con una noce di burro e dell'olio, salate, pepate e lasciatele intiepidire.
Perchè le cipolle restino morbide e non brucino questa focaccia si fà al contrario, tipo tarte tatin:
Stendete su una teglia un foglio di carta da forno e ricopritelo con le cipolle in modo da coprire tutta la superficie della teglia. Stendete la pasta che ormai sarà lievitata e adagiatela sopra le cipolle coprendole completamente. Ungete la superficie con un po' di olio e informate a 180°C per 20 minuti.
Quando sarà pronta capovolgetela e vedrete che le cipolle sono cotte ma non bruciate e che l'impasto sarà rimasto morbido e saporito.
...Già che c'ero ho impastato un po' di farina in più e ho fatto dell'ottimo pane nero cotto dentro piccoli vasi di terracotta, ricordo di una ricetta assaggiata in un meraviglioso ristorante della Wine Route in Sudafrica...

 

lunedì 23 luglio 2012

Reginette d'estate


No, niente concorso di bellezza... le mie reginette vincerebbero sicuramente un concorso per la bontà! Un piatto veloce, cremoso, fresco, croccante...
buono buono buono! Ecco la ricetta delle reginette al pesto di zucchine con bresaola croccante:
Preparate prima il pesto frullando (tutto a crudo):
2 zucchine (dalle quali avrete eliminato la parte centrale con i semini),
10 gr di pinoli,
10 gr di mandorle,
20 gr parmigiano grattugiato,
10 foglie di basilico,
4 o 5 foglie di menta,
sale
Mentre bolle l'acqua salata per la pasta in un padellino scaldate poco olio evo e mettete a scottare delle striscioline di bresaola... sarà la parte croccante del nostro piatto. Bollite le reginette e una volta scolate passatele in una padella in cui avrete scaldato il pesto con un po' di acqua di cottura della pasta (eventualmente aggiungendo un cucchiaio di formaggio spalmebile per rendere il tutto più cremoso). Fate mantecare e impiattate aggiungendo le striscioline di bresaola croccante e una bella macinata di pepe.

venerdì 20 luglio 2012

Apericetta n.3: sangria!


Questa volta l'APE ricetta è da sorseggiare... che ne dite di una freschissima sangria? Un po' anni '80? Beh dopotutto sono stati degli anni fantastici non credete? E comunque niente di meglio per arrivare a cena un po' allegrotti!
Ecco come l'ho preparata:
1 bottiglia di vino rosso ad alta gradazione alcolica (io ho usato del Cannonau),
3 pesche gialle,
1/2 mela,
1 arancia,
1/2 limone,
1 bicchierino di brandy,
2 cucchiai di zucchero,
cannella a piacere,
1/2 litro di gassosa
La sangria va preparata con grande anticipo (tipo 24 aro prima) per dare il tempo alla frutta e all'alcool di amalgamarsi per bene e di mescolare i loro sapori. Tagliate le pesche e la mela a pezzetti e metteteli in un recipiente capiente, unite il succo di 1/2 arancia e del 1/2 limone e l'altra mezza arancia tagliata a fettine sottili, la cannella, lo zucchero, il brandy e mescolate il tutto. Unite il vino e mettete tutto in frigorifero. Al momento di servire aggiungete la gassosa.
Nella ricetta originale sono previsti anche alcuni chiodi di garofano che io non ho messo perchè li detesto! :-)

giovedì 19 luglio 2012

Una cena tex.mex


13 amici a cena... per scaldare l'atmosfera di una calda serata d'estate cosa c'è di meglio di un bel chili con carne piccantissimo accompagnato da una birra ghiacciata? Il menù di questa sera prevede: bicchierini di crema di fagioli e salsiccia, crostini con cipolle caramellate, nachos con salsa guacamole, panna acida e salsa di pomodoro piccante, chili con carne e tortillas... poi naturalmente per chi ha ancora fame c'è la grigliata di salsicce e costine... poco messicana ma comunque sempre buona! E per dolce??? Basta invitare Eugenio che arriverà con 3 kg di paste buonissime!
Ecco la ricetta del mio chili con carne (per 6 persone):
2 cipolle,
1 peperone,
700 gr di carne trita (o tagliata al coltello) di manzo e maiale
400 gr di passata di pomodoro
500 fagioli rossi o borlotti
peperoncino a piacere
sale e pepe qb
Tagliate le cipolle e fatele appassire in una pentola abbastanza capiente con un po' di olio evo, aggiungete il peperone pulito e tagliato a pezzetti. Cuocete qualche minuto poi aggiungete la carne tagliata al coltello molto piccola o trita. Salate, pepate e aggiungete abbondante peperoncino e poi la salsa di pomodoro. Lasciate cuocere una quindicina di minuti e per ultimo unite i fagioli in scatola ben lavati e scolati. Ancora qualche minuto di cottura e poi potete gustare il chili con carne accompagnato da tortillas di mais.

lunedì 16 luglio 2012

Ziti con crema di peperoni


Dal mio orto ho raccolto un bellissimo peperone... che gusto mangiare i frutti del proprio lavoro! E' uno solo... come posso cucinarlo???
Mi è venuto in mente di avere in dispensa un pacco di ziti pugliesi e il gioco è fatto!
A proposito, sapete perchè si chiamano ziti? In un dialetto locale pugliese zito e zita sono i fidanzati e quindi gli ziti sono la pasta per i fidanzati, per gli sposi. Una pasta che per la sua forma riesce a raccogliere una grande quantità di condimento... come ad augurare che la vita degli sposi fosse ricca, gustosa e abbondantemente condita!
Ecco i miei ziti al ragù di pollo e crema di peperoni:
Per il ragù:
1 cipolla,
carne trita di pollo,
vino bianco q.b.
passata di pomodoro,
qualche foglia di basilico,
olio evo;
Per la crema di peperoni:
1 cipolla,
1 peperone,
1 bicchiere di acqua calda;
Preparare un ragù facendo soffriggere la ciolla in olio evo, aggiungendo la carne di pollo e sfumando con il vino bianco. Aggiungere la passata di pomodoro e qualche foglia di basilico, sale e pepe e portare a cottura.
Nel frattempo in una padella cuocere una cipolla tagliata sottile e 1 peperone giallo a pezzetti con un po' di olio a fuoco vivo per 3 minuti. Poi aggiungere l'acqua calda, coprre con un coperchio e cuocere altri 10 minuti, salare e frullare con un frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema omogenea. Cuocere gli ziti in abbondante acqua bollente salata. Quando sono a cottura scolarli e condirli con abbondante ragù di pollo. Impiattarli su un letto di crema di peperoni... un piatto da sposi!

sabato 14 luglio 2012

Cipolle caramellate


Quest'anno io e Giorgio abbiamo deciso di provare a fare un micro orto in vaso... e così nel mese di marzo abbiamo cominciato a piantare pomodori, melanzane, zucchine, peperoni e cipolle. Ci è sembrata un'idea carina per sfruttare un angolo del giardino inutilizzato e per produrre un po' di verdure fresche e soprattutto genuine! Peccato che non abbiamo fatto i conti con le bestiole che girano nel nostro giardino... la metà delle piantine sono state letteralmente calpestate dal mio cane Pulce nella foga di abbaiare ai cani dei vicini... le zucchine e le melanzane sono state invece prese d'assalto da Armando, la tartaruga, che da solo mangia più verdura di un esercito... insomma siamo riusciti a salvare le cipolle!
Ecco allora una deliziosa e velocissima ricetta per gustarle calde o fredde:
4 cipolle rosse
burro q.b.
2 cucchiai di zucchero di canna
aceto balsamico q.b.
Affettate le cipolle sottili e cuocetele in padella con un po' di burro fino a farle appassire. A questo punto aggiungete lo zucchero e fate leggermente caramellare. E' ora la volta dell'aceto balsamico. Cospargete le cipolle e lasciate rapprendere per qualche minuto.
E' un ottimo contorno per carni alla griglia.

martedì 10 luglio 2012

Gazpacho olè!


Ricordo un'estate di tanti anni fa in Spagna. Ero seduta ad un ristorante all'aperto di Figueres, dopo aver visitato la meravigliosa casa museo di Salvador Dalì. La temperatura sfiorava i 40 gradi e l'ombra di un ombrellone non bastava a rinfrescarci. Ordinai un gazpacho, senza sapere cosa mi sarebbe arrivato.
Il cameriere mi portò un piatto degno di Dalì... in una tazza ghiacciata c'era una salsa rossa, all'apparenza passata di pomodoro, con alcuni cubetti di ghiaccio che galleggiavano nel denso miscuglio vermiglio. A lato dei crostoni di pane appena tostato. Non esitai ad assaggiarlo e fu amore al primo cucchiaio.
Denso, fresco, piccante, saporito... sembrava un piatto creato appositamente per quell'occasione, per quei 40 gradi, per un pomeriggio spagnolo.
Da allora nelle giornate torride e soleggiate d'estate mi piace riproporlo per ritrovare il sapore denso di una giornata sulla costa catalana.
Ecco come prepararlo (per 6 persone):
9 pomodori maturi,
2 cipolle,
1 cetriolo,
1 peperone rosso,
2 spicchi di aglio,
2 cucchiaini di sale,
3 cucchiai di aceto di vino rosso,
2 cucchiai di olio evo,
500 ml di acqua fredda,
50 grammi di pane secco,
pepe e peperoncino a piacere
Frullate tutte le verdure con il pane secco ammollato nell'acqua. Aggiungete i 500 ml di acqua ghiacciata, l'olio, l'aceto, il sale, il pepe e il peperoncino. Tenete in frigorifero alcune ore prima di servirlo accompagnato con delle bruschette abbrustolite e dei cubetti di ghiaccio.
Indicato anche come aperitivo un po' insolito.

domenica 8 luglio 2012

I miei primi culurgionis


Quando mi sono trasferita a vivere in Sardegna ho subito apprezzato la cucina regionale ma una delle cose che più mi hanno colpito sono stati i culurgionis, ravioli di patate, pecorino e menta. Mi hanno colpito per la loro bontà e per la loro delicatezza ma più di tutto mi ha incuriosito la loro forma, con questo intreccio di pasta che racchiude il ripieno, come fosse un ricamo, una treccia gentile che fà subito festa e pranzo della domenica...
Ho fatto passare tanti anni prima di cimentarmi nella loro preparazione... ci vuole del coraggio a imitare le sapienti mani delle donne sarde che con maestria e grande velocità eseguono queste opere raffinate, come se lo facessero da sempre... poche mosse e un cerchietto di pasta diventa una piccola opera d'arte.
E così oggi ho deciso di provare... non sono dei culurgionis perfetti ma per essere la prima esperienza di una brianzola.... niente male!
Ecco la ricetta:
Per la pasta (circa 35 culurgionis):
250 gr di farina
1 cucchiaio e mezzo di strutto
acqua q.b.
Formate una fontana con la farina e aggiungete lo strutto e l'acqua fino a formare un impasto morbido e malleabile che lavorerete a lungo prima di lasciarlo riposare almeno una mezz'ora.
Per il ripieno:
600 gr di patate lessate
300 gr di pecorino grattugiato
2 ciuffetti di menta
Schiacciate le patate lessate e aggiungete il formaggio e la menta tritatata fine. A piacere potete aggiungere 2 spicchi di aglio tritato finissimo... io li preferisco senza!
Una volta steso l'impasto piuttosto sottile tagliate dei cerchietti di circa 7 cm di diametro, riempiteli con l'impasto e chiudeteli formando un intreccio con la pasta. Se volete vedere come si fà ecco un ottimo link:
Una volta pronti tuffateli in acqua bollente salata. Quando saranno pronti verranno a galla (circa 2 o 3 minuti) e conditeli con un sugo di pomodoro e basilico o con un pesto di pinoli e mandorle.

venerdì 6 luglio 2012

Tiramisù al cioccolato e tè macha 抹茶


Per anni ho cercato in tutti i negozi possibili e immaginabili di Cagliari il tè matcha, ma senza risultati positivi... ne ho sentito parlare in trasmissioni televisive, sui food blog, sulle riviste di cucina... possibile che io non riesca a trovarlo???
Poi l'illuminazione: la mia cuginetta Chiara da anni vie a Tokio... perchè non approfittare di un viaggio in Giappone di sua sorella per farmene portare una confezione? E così finalmente anch'io ho potuto assaggiare questo tè meraviglioso, ho sperimentato la sensazione di seta che si prova strofinando tra le dita la sua polvere finissima, ho ammirato il suo colore verde brillante e ho assaporato la sua freschezza erbacea... meraviglioso!
Il tè matcha, 抹茶, è il tè verde giapponese, usato principalmente nella tradizionale cerimonia del tè. Le foglie vengono cotte al vapore, asciugate e ridotte in polvere finissima che poi viene utilizzata anche come colorante naturale o come spezia in cibi quali la soba, il gelato al tè verde e una enorme varietà di Wagashi (torte, biscotti, tiramisù, cioccolatini...).
E così oggi mi sono cimentata nella preparazione di un tiramisù al cioccolato con tè matcha... semplicemente divino:
12 biscotti savoiardi,
250 gr di mascarpone,
6 cucchiai di zucchero,
2 uova,
100 gr di cioccolato fondente,
una tazza di tè verde,
2 cucchiaini di tè matcha in polvere.
Mescolate i tuorli di due uova con lo zucchero fino a rendere il composto spumoso, aggiungete il mascarpone e poi il cioccolato fondente che avrete precedentemente sciolto e fatto raffreddare. Dopo aver montato a neve ben ferma gli albumi uniteli delicatamente al composto mescolando dal basso verso l'alto per renderlo spumoso.
Preparate quindi il tiramisù mettendo in bicchierini o ciotoline uno strato di savoiardi bagnati nel tè verde precedentemente preparato e fatto raffreddare, coprite con uno strato di crema, spolverizzate con il tè matcha (utilizzando un piccolo colino), proseguite con un altro strato di biscotti e di crema e coprite il tutto con una nuova spolverata di polvere verde... tenete in frigorifero fino al momento di servire.

giovedì 5 luglio 2012

Apericetta n.2: bruschette di salsiccia e stracchino


Una nuova Ape ricetta che va benissimo come aperitivo ma che può diventare il secondo di un pasto veloce e gustoso.
Queste bruschette di salsiccia e crescenza, che mi ha insegnato a fare la mia mamma, sono veramente saporite e decisamente facili e veloci da preparare:
6 fette di pane casereccio
170 gr di crescenza o stracchino
5 salsicce (tipo salamino)
La preparazione è semplicissima: mescolate le salsicce (senza la pelle) spezzettate con la crescenza fino ad ottenere un impasto cremoso. Spalmate abbondante impasto sulle fette di pane e infornate a 180°C per 15/20 minuti, fino a quando la carne sarà cotta. Se le volete più croccanti negli ultimi 5 minuti accendete il grill.
Inutile dire che andranno a ruba... soprattutto se servite con una bella birra chiara ghiacciata!

mercoledì 4 luglio 2012

Lingue di gatto



Dopo aver preparato alcuni piatti nei giorni scorsi mi sono avanzati 4 albumi d’uovo che naturalmente devo cercare di riutilizzare… che fare? Una frittata bianca? Delle meringhe? Ci ho pensato un po’ ma poi ho trovato una vecchia ricetta di biscotto “lingua di gatto” che sono ideali da servire con una bella coppa di gelato. E allora mi sono messa subito all’opera!
Ecco la ricetta:
4 albumi
150 gr di farina
200 gr di zucchero
150 gr di burro fuso
Mescolate il burro fuso con lo zucchero e aggiungete la farina. Montate gli albumi a neve ben ferma e aggiungeteli al composto mescolando dal basso verso l’alto per non smontarli. Mettete il tutto in un sac à poche, stendete l’impasto su una teglia coperta di carta da forno lasciando molta distanza tra un biscotto e l’altro e infornate a 180°C per 10/15 minuti.
Ne risulteranno dei biscotti sottili e croccanti, buonissimi col gelato ma anche con il the…
Anche i miei cani ne vanno pazzi… sarà perché si chiamano lingue di gatto?

domenica 1 luglio 2012

Montiferru on the road


Domenica 1 luglio… spiagge affollate, caldo scirocco… che fare? Prendiamo la moto e via! Destinazione: Cuglieri, paesino in provincia di Oristano, adagiato sulle pendici del Montiferru. Montagne, fitti boschi, fiumi e sorgenti, spiagge, imponenti scogliere, e i segni della storia che vanno dai nuraghi alle città scomparse, ai castelli, alle splendide chiese…
Dopo aver vagato per tutta la mattina tra boschi di castagni e querce, stradine di pietra e viuzze strettissime, verso le 13 cominciamo a sentire un leggero languorino… cosa si mangia? Dopo aver chiesto a una gentile signora ci viene segnalata una locanda in una vietta stretta stretta… seguiamo il profumo di cucina casalinga ed eccoci seduti ad un tavolo che potrebbe essere quello di una zia che non vediamo da anni!
L’atmosfera è cordiale e genuina e subito ci vengono offerti appetitosi antipasti: olive, cardi selvatici, carciofi sott’olio, prosciutto crudo, casu marzu (formaggio “marcio” impedibile!), ceci con il finocchietto selvatico… naturalmente il tutto accompagnato da un ottimo vino rosso della zona freddo al punto giusto! E poi chi riesce a risalire in moto??? Dopo una abbondante porzione di ravioli di ricotta freschissimi siamo veramente soddisfatti, ma prima di partire la “padrona di casa” ci porta un piatto di dolci di mandorle che da soli valgono il viaggio!
Vi regalo la ricetta e io mi tengo il ricordo del sapore dolce e amaro delle mandorle nel caldo di un giorno d’estate sul Montiferru:
230 gr di mandorle
140 gr di zucchero
2 albumi
qualche goccia di limone
qualche ciliegia candita per guarnire
Frullate le mandorle con lo zucchero e unite poche gocce di limone e gli albumi montati a neve. Infornate per 15 minuti a 200°C dopo aver decorato con le ciliegie.